Ottobre è un mese stuzzicante, e, girare nei boschi sia per raccogliere funghi (e, se è una pratica che amate, non dimenticate di riporli in un cestino di vimini che permetta alle spore di cadere per poi rinascere) che per fare due passi, assume un fascino particolare dovuto ai mille colori di cui la natura si tinge. Gli abitanti del bosco si preparano ad affrontare i rigori stagionali che presto arriveranno ed è tutto un viavai di scoiattoli e cinciallegre. Tutto si prepara a raccogliersi in un’intimità autunnale, le giornate si accorciano e viene il tempo del raccoglimento interiore, della consapevolezza di un ciclo che si chiude in attesa di nuove rinascite.
Cascina Casareggio non è solo un ristorante dove mangiare cose buone, salutari ed appetitose ma anche un luogo che permette di ritrovarsi con gli amici o semplicemente rilassarsi, stare con se stessi ed osservare quel che accade attorno; questo bel luogo è un angolo di mondo adatto ai viaggiatori gourmet meno legati ai percorsi standardizzati e pronti ad inerpicarsi su per le colline per raggiungere un’oasi ambientale dove si può avere tempo di guardare con occhi nuovi, senza fretta, di vivere le stagioni e cogliere i segnali della natura ed il suo mutare.
E’ il momento in cui torniamo alla routine e non dobbiamo farci mancare la giusta grinta per affrontare le cose: come? Assicurandoci ogni giorno lo spazio per la libertà di stare con noi stessi, coltivando verdi amicizie fatte di casa e di giardino, camminando all’aria aperta e mangiando cibo buono e salutare.
Anche ad ottobre non mancano le occasioni e Cascina Casareggio continuerà a promuovere piatti che sono il risultato di una paziente ricerca di nuove proposte insieme ad un’usanza fatta di ricette tramandate con cura ed amore. La cucina, sempre raffinata, accosta a piatti tradizionali e nuovi sapori che riescono a stuzzicare anche i palati più esigenti.